Aielli, il paese dei murales e dell’astronomia

Ci sono posti che con la loro profonda umiltà sanno impartire lezioni di vita. Dove la volontà di riuscire è più grande di qualsiasi ostacolo si trovi sul loro cammino. Cambiando il proprio futuro come ha fatto Aielli, il paese dei murales e dell’astronomia.

Alla scoperta del paese dei murales

Aielli è un piccolo paesino di montagna adagiato su uno sperone roccioso dove le stradine corrono in discesa, le piazzette racchiudono la convivialità di chi ci abita e i muri delle case diventano tele su cui esporre la bellezza di 41 murales, dando vita ad un vero e proprio museo a cielo aperto che potremmo definire a due piani in quanto si sviluppa in due parti del borgo: Aielli alto e Aielli stazione.

Seguendo il percorso artistico si potranno vedere questi dipinti giganti che dalle tante sfumature di colori, ispirano i sognatori giunti da ogni parte e attraverso stili diversi, nascondono storie da raccontare.

I murales di Aielli

Ogni murale racconta una storia che sia propria, come The spaceship una casa che ha fatto da post it all’autore. Attraverso delle figure ha appuntato un episodio, una conversazione o un incontro avvenuto con gli aiellesi. Condivisa come implosione 2020 un’opera realizzata da un gruppo di ragazzi e ragazze che hanno messo su muro le proprie emozioni scaturite dalle restrizioni del covid. O presa in prestito come Illuminary palace che racconta la rinascita di Aielli collegando passato e futuro attraverso un arco di spicchi geometrici colorati. Quest’opera è la più variopinta del paese ed il suo autore Okuda San Miguel rientra nella widewalls, la lista dei 55 murales più belli al mondo.

Illuminary place, murale di Aielli

Come si è visto ogni storia tratta un tema differente che spesso prende spunto dal passato come la cosmologia mitologica con il murale Fetonte notturno, dove Fetonte (figlio di Apollo) in una folle corsa cadde dal carro del Dio del sole e creò la Via Lattea e il deserto del Sahara. Oppure Your sky con l’intento di migliorare il mondo e riscoprire l’universo. La quotidianità attraverso Nonne a la fresca dove provare nostalgia delle donne anziane sedute in balcone sulle classiche sedie bianche, pronte a cogliere ogni istante di vita altrui. O ancora l’omaggio a persone che hanno fatto la differenza come Tethered 1992 con Franco Malerba il primo astronauta italiano ad andare sulla luna e vedere la Terra dall’universo.

I temi come i murales non finiscono qui, gli altri scoprili di persona.

Your sky, murale di Aielli

I murales che rendono unico Aielli

Aielli il paese dei murales è il primo ad averne creati quattro in modo originale, inusuale e in larga scala contraddistinguendosi da tutti gli altri borghi. Non solo catturano l’attenzione per la loro creatività e tematica ma lasciano spazio alla riflessione.

Il primo ad esser stato realizzato è Fontamara. Una trascrizione per intero dell’omonimo libro di Ignazio Silone, sottoforma di murale posto sulla parete di un edificio alla base della Torre medievale.
La copia avvenuta manualmente, parola dopo parola, tra un caffè, quattro chiacchiere e il sostegno degli abitanti, conta 53000 parole poggiate su tre chilometri di righe e quantificate in 80 mq.

Fontamara, murale di Aielli

Il secondo è stato la Costituzione Italiana. Una copia intera della legge fondamentale dello stato italiano, fatta sulla parete del parco giochi dei bambini dedicato al Sindaco Vassallo ucciso dalla Camorra. La riproduzione è avvenuta tramite una stampante verticale direttamente sul muro in cemento armato, riportando i 139 articoli e creando così un muro parlante che faccia da guida alle generazioni future.

La Costituzione Italiana, murale di Aielli

Il terzo è stato la Divina Commedia. Questo però non è realmente un murale ma è una copia posta su pannelli di alluminio serigrafati appesi ad una parete lunga ben 52 metri. Sita in prossimità di Porta Montanare. Quest’edizione speciale è stata realizzata per i 700 anni dalla morte di Dante Alighieri. Se avessi qualche dubbio su come si è svolto il viaggio di Dante attraverso i tre mondi dell’aldilà fermati a leggere e nel farlo sarà come tornare tra i banchi di scuola.

La Divina commedia, opera di Aielli, il paese dei murales.

Il quarto è stato “Nuru” (in swahili “giorno di luce”). Il primo eco-murales realizzato con la vernice airlite, una pittura ecologica nata per combattere l’inquinamento assorbendo lo smog e purificando l’aria. Il tema dell’opera ‘equilibrio e rispetto’ è stato scelto attraverso un sondaggio online su 600 ragazzi in tutta Italia. Il murale rappresenta l’equilibrio ristabilito dopo il prosciugamento del lago fucino e il rispetto per la terra (verde), l’uomo (viola) l’acqua (blu) il fuoco e il sole (arancione).

Com’è nata l’idea dei murales?

L’idea dei murales è nata successivamente alla ricostruzione di Aielli. Dopo che il terremoto del 1915 ne devastò il centro storico rendendo necessario lo sviluppo di un nuovo centro abitato, generando così Aielli stazione. Aielli proprio come una fenice è risorta dalle sue ceneri e per valorizzarsi ha dato vita ad un progetto di riqualificazione ambientale basato sull’arte di strada, creando così il paese dei murales.

“Alcune persone vogliono rendere il mondo un posto migliore. Io voglio solo rendere il mondo un posto più bello. Se non ti piace, puoi sempre dipingerci sopra!” Banksy

A sostenere e ampliare questa iniziativa nel 2017 è nato Borgo Universo.

Cos’è borgo universo?

Borgo universo è un festival incentrato sull’arte di strada e l’astronomia. É contornato da musica, passeggiate fotografiche, tour guidati tra i murales e laboratori di arte e scienza facente tutto parte di un programma dettagliato. Si svolge per pochi giorni nel mese di agosto. Se si è fortunati è possibile osservare al lavoro artisti provenienti da ogni dove, intenti a lasciare un’impronta di sé tra vicoli, piazze o su facciate libere.

La sua progettazione avviene durante l’arco dell’anno seguendo uno specifico iter. Gli artisti di strada vengono selezionati dagli organizzatori del festival e invitati a partecipare alla realizzazione di nuovi murales. La scelta della tematica non è vincolata in quanto quella che viene suggerita segue un filo conduttore che lega tutte le opere, cioè il legame tra cielo e terra ma ogni artista è libero di poter declinare. I murales vengono realizzati nel corso dell’anno attenendosi alle disponibilità degli artisti e alle circostanze specifiche che determinano l’esecuzione del lavoro. Le pareti su cui sono realizzate le opere vengono selezionate dagli organizzatori del festival insieme all’amministratore comunale e all’artista. Successivamente viene chiesta l’autorizzazione ai proprietari degli immobili e se quest’ ultimi approvano si inizia la realizzazione del murale.

È come sfogliare un libro, ad ogni pagina corrisponde una storia fatta da mani diverse e mondi alternativi tutti volti a raccontare questo borgo in provincia dell’Aquila.

Un nome tutto da scoprire

Aielli affonda le sue radici nella terra attraverso la sua cultura rurale e pastorale. Abbraccia l’universo scorgendone l’ampiezza dalla torre medievale del 1356, un tempo punto militare strategico da cui osservare i movimenti sulla valle. Oggi anche chiamata torre delle stelle in quanto racchiude in sé il museo della luna, la biblioteca scientifica e l’osservatorio astronomico. Da questa connessione tra cielo e terra nasce il nome di Borgo Universo.

Cosa vedere nel centro storico di Aielli

Questo borgo dei murales dall’aspetto medievale oltre ad essere interamente ricoperto di murales tematici come Sant’Angelo di Roccalvecce ha un centro storico piccolo ma con diversi punti d’interesse.

A dar il benvenuto è Porta Nuova, nata dal bisogno di allargare il paese visto l’aumento demografico. Essa si poggia sulla Torre dell’orologio così chiamata per via dell’orologio antico che ne valorizza l’estetica. Dinanzi a queste due guardie vi è la Piazza di Filippo Angelitti con l’omonima statua a lui dedicata. Da qui si ha una vista panoramica sul paese e la natura sottostante.

Come in ogni paesino italiano la chiesa non manca mai. Nonostante le dimensioni ridotte del centro, ce ne sono due: la chiesa di San Rocco dedicata al santo protettore per difendere il paese dalla peste e la chiesa di Santissima Trinità, posta in Piazza Reggina Margherita. Passeggiando tra le viette affrontando una leggera salita si giunge alla Torre delle stelle e all’orologio solare orizzontale. Da qui, il punto più alto di Aielli si ha la veduta su tutta la valle.

La Torre delle stelle di Aielli

Il paese dei murales non finisce all’ultima curva di una via, ma si circonda di mete da scoprire.

Cosa vedere nei dintorni di Aielli

Aielli con la sua posizione strategica oltre ad attirare a sé appassionati dell’arte di strada, è il punto di partenza per gli amanti della natura e delle escursioni.

Nei dintorni è possibile avventurarsi nelle Gole di Celano, uno dei canyon più belli d’Italia a metà strada tra Roma e Pescara. Ammirare il Castello Piccolomini nel borgo di Celano.
Vedere la chiesa di Santa Maria in valle Porclaneta, un vero e proprio gioiello tra i monti dalle cime innevate.
Visitare i Cunicoli di Claudio, un’opera idraulica dell’epoca romana.
Passeggiare per le viette di Anversa degli Abruzzi, uno dei borghi più belli d’Italia.
Sciare a Ovindoli, rinomata meta invernale.

Se non sei mai stato ad Aielli, uno dei borghi più colorati d’Italia cogli l’attimo e facci un salto. Se non ti è possibile perchè abiti distante aggiungilo alla tua lista. Non te ne pentirai!

 

 

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