Il Lago di Pilato è il lago con gli occhiali

Essendo amanti della natura ogni tanto ci è capitato di fare delle escursioni. L’ultima veramente impegnativa è stata alle Lame Rosse, talmente faticosa che ci siamo presi una pausa dal trekking prima di visitare il Lago di Pilato. Questo lago è detto anche il lago con gli occhiali perché è formato da due bacini contigui che ne ricordano la forma.

Quale sentiero prendere?

Ci sono tre sentieri per arrivare in vetta: Forca di presta, Colle di Montegallo e Foce di Montemonaco. Noi seguendo i consigli dei residenti siamo partiti da Foce di Montemonaco, che abbiamo testato per te, senza sapere quello a cui saremmo andati incontro. Tutti parlavano di questo sentiero come fosse una passeggiata, della durata complessiva di 3h, niente di più surreale, ma questo lo abbiamo scoperto a meta raggiunta.

Sentiero-Foce-di-Montemonaco

Un percorso tutto in salita

Lacci annodati, zaino in spalla, bastoni alle mani e siamo partiti.
Un percorso che inizia con una leggera pendenza in salita, su strada battuta e completamente immerso nel verde della natura. Si sente soltanto il rumore dei propri passi. Non un cartello ad indicare la via, solo il classico segno rosso bianco, che di tanto in tanto si fa fatica a trovare.

Panorami-Monte-vettore-sentieri-il-Lago-di-Pilato

Finita la strada, inizia pian della Gardosa. Una distesa verde che porta all’interno di un bosco. Questo è il tratto più faticoso e difficile dell’escursione. Qui dovrai fare appello all’Indiana Jones che è in te. Dovrai scalare pareti rocciose, ma non temere, le radici degli alberi ti aiuteranno nell’impresa. Ma soprattutto dovrai far attenzione a non perderti, quindi occhi aperti, sensi vigili e in un attimo sfuggirai alle grinfie del bosco, sbucando sui sentieri di montagna, piccoli, stretti e sempre a salire.

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Meta raggiunta: il Lago di Pilato

In questo tratto finale dove gli alberi si fanno da parte e lasciano spazio al cielo ed ai prati, il sole si fa più aggressivo, sembra sedersi sulle tue spalle e appesantire ogni tuo passo. Ma è proprio quando non ce la fai più che non devi mollare, anche se avrai il vento contro.

Mi sono dimenticata di dirti che ad alta quota soffia forte, così tanto da farti perdere l’equilibrio.

La strada è tanta e lungo il sentiero incontrerai molte persone che ritornano, non chiedere loro quanto manca, perché la risposta non fa altro che allungare la strada. Lungo questo percorso il paesaggio cambia ad ogni passo da valli ricoperte di vegetazione, a valli rocciose e ancora a fazzoletti di neve, dove fermarsi a giocare e tornare bambini. Alla fine del sentiero scorgerai una conca racchiusa in una valle, dove una distesa di acqua di colore ceruleo riposa increspando la sua superficie. A primo impatto ti sembrerà essere un miraggio e invece no! Sarai arrivato a meta, a ben 1941 mt di altezza sul Monte Vettore.

Il sentiero di Foce di Montemonaco innevato in piena estate

Il Lago di Pilato: cosa vedere

Secondo te ha veramente la forma degli occhiali da sole? in questo siamo stati un po’ sfortunati perché il lago questa volta aveva una lente sola. Essendo un lago glaciale può capitare che in piena estate possa seccarsi.
Ma non è solo la sua forma a renderlo importante. Lo è anche perché è l’unico lago naturale nelle Marche e perché è l’unico lago al mondo ad ospitare il Chirocefalo dei Marchesoni, un crostaceo rosso che nuota a pancia in su e rischia l’estinzione, per questo non ci si può avvicinare al lago a meno di 5m essendo area protetta all’interno del Parco Nazionale dei Monti Sibillini.

il-Lago-di-Pilato-Lago-con-gli-occhiali-Monte-Vettore-Viaggiare-a-piedi-pari

Secondo noi?!

Da questa avventura abbiamo imparato che non sempre bisogna fidarsi delle notizie dei residenti. Da che dovevano essere 3 ore totali alla fine erano 6 ore e 30. É una bellissima escursione ma molto impegnativa, così tanto da pensare più volte di non farcela. Tanti desistono e non arrivano a meta, e molti altri si sentono male strada facendo. Sappi che se ciò accadesse, qualcuno dovrebbe tornare in dietro a chiedere aiuto, poiché non prende la linea telefonica. Quindi se non te la senti non andare. I paesaggi sono la fine del mondo, certo dopo tutta quella fatica quando abbiamo trovato il lago con un occhio cieco abbiamo rosicato un po’. Oltre al fatto che quando siamo tornati a valle eravamo completamente bruciati dal sole. Detto ciò torneremo, sicuramente percorrendo un sentiero diverso, in una stagione differente.

Tu cosa ne pensi?

Hai fatto trekking al Lago di Pilato? o verso qualsiasi altro lago?

Consigli:

Indossa scarpe da trekking e vestiti a strati. Porta una giacca antivento perché più salirai e più tirerà aria. Porta la crema solare o rischi di bruciarti. Porta acqua e cibo e soprattutto i bastoni da trekking, perché sono veramente di supporto nella salita e nella scesa.

Come arrivare

Sentiero di Foce di Montemonaco
Parcheggio gratuito in loco
durata totale dell’escursione 6h30 min (3h30 per salire e 3 h per scendere)
divieto di balneazione (tenersi a 5m dalle sponde del lago)

 

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