Il Moai di Vitorchiano, un Moai fuori dall’isola di Pasqua
Come tanti, siamo stati affascinati da uno dei misteri più famosi al mondo che ancora oggi fa fatica a trovare delle risposte: il Moai, un enorme statua monolitica realizzata in tufo vulcanico. Non potendo attraversare mezzo mondo per vedere le enormi statue dell’Isola di Pasqua, abbiamo trovato in Italia l’unico esemplare esistente fuori da RapaNui o per lo meno era quello che credevamo: il Moai di Vitorchiano.
Lo sguardo vigile del Moai di Vitorchiano
Immersa nel verde, una strada serpeggiante conduce a uno slargo su Via della Teverina dove svetta il Moai. La statua con le sembianze stilizzate di un uomo dalla grande testa indossa un cappello: il pukao. Realizzato in peperino rosa per simboleggiare il colore dei capelli rossi della popolazione di Rapa Nui.
Basta avvicinarsi per sentirsi piccoli dinanzi a tanta maestosità. Stante nella sua postura, quasi fosse in attesa del cambio della guardia, mostra un’espressione seria con lineamenti spigolosi e labbra serrate. Uno sguardo perso nel tempo. Delle orecchie lunghe (in rappresentazione della tribù che conquistò il dominio sull’Isola di Pasqua) Delle mani con dita allungate e affusolate. Per ultimo un ombelico marcato per indicare il centro dell’essere che si ipotizza avere poteri magici. C’è chi dice che toccarlo porti fortuna e altri che il farlo esprima desideri.
La statua del Moai è stata lavorata su un unico blocco di peperino di quattrocento quintali, alto sette metri e largo due. Interamente scolpita a mano con attrezzi tradizionali quali asce e pietre taglienti. A riprova di ciò, sfiorando con le mani la sua superficie si può percepire la profondità dei solchi che gli sono stati inferti e quasi sentire il colpo dell’ascia risuonare nell’aria. Il risultato a lavoro finito è stato un monolite dal peso di trenta tonnellate e un’altezza di sei metri. Un gigante.
Perchè c’è un Moai a Vitorchiano?
Il Moai si trova a Vitorchiano perché è lì che è stato realizzato nel 1990. Nel corso del tempo i Moai sull’Isola di Pasqua avevano iniziato ad accusare il trascorrere dei secoli, cominciando a degradarsi anno dopo anno. Per promuovere il loro restauro i Maori furono costretti a chiedere aiuto al resto del mondo. Così da poter tramandare il simbolo della propria cultura e tradizione alla loro discendenza. La risposta non tardò ad arrivare, la pietra che più somigliava all’originale era il peperino sito nella “Cava Anselmi”.
Attraverso il programma della Rai “alla ricerca dell’Arca” si creò un gemellaggio culturale tra Vitorchiano e Rapa nui che consentì ai Cileni di venire in Italia. Undici indigeni Maori della famiglia Atan testarono l’idoneità della pietra scolpendo il Moai di Vitorchiano. Tutte le fasi della lavorazione compresi i riti propiziatori tra canti e balli avvennero in diretta televisiva dandogli così un grande risalto mediatico sia in Italia che nel resto del mondo.
É con grande stupore che siamo rimasti basiti nel non trovarlo dove doveva essere. Che fine aveva fatto?
É sparito il Moai
Un cartello svelava il mistero, contro ogni forma di superstizione il gigante di pietra era stato spostato.
In principio la statua era posta al centro del Piazzale Umberto I, esterno alle mura del paese, ma come spesso accade l’arte viene condivisa per dare la possibilità a tutti di poterla apprezzare. Detto, fatto! il Moai di Vitorchiano aveva fatto un salto in Sardegna per restarvi esposto nove mesi in una mostra di arte precolombiana.
Tornata a Vitorchiano la statua del Moai era stata collocata in uno slargo lungo Via della Teverina, a pochi metri da Largo Padre Ettore Salimbeni area camper del comune, da cui ancora oggi osserva il paese. Ti starai chiedendo: perché? Semplicemente perché l’estetica del Moai poco si intonava a quella medievale del paese così al suo posto di origine era stata messa una fontana del 1700.
Il viaggio di questa enorme statua ricorda molto la storia del gigante “il risveglio” che seppur abbia girato il mondo in lungo e in largo alla fine ha trovato la sua casa a Viterbo.
Il Moai di Vitorchiano è stato il primo al mondo ad essere realizzato fuori dall’Isola di Pasqua e il primo in Italia. Nel nostro paese ne sono stati realizzati altri due: il Moai di Chiuduno sito vicino Bergamo e il Moai di Ardenza nella città di Livorno. Tutti e tre sono stati scolpiti dagli abitanti dell’isola di Rapa Nui e oltre ad avere un aspetto diverso sono stati creati con materiali differenti.
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