Il Risveglio, un gigante che riemerge dal suolo
Abbiamo imparato a conoscere i giganti solo attraverso le favole di un mondo fantastico, la più conosciuta è quella di jack e il fagiolo magico che vede protagonista un gigante, quegli esseri enormi dalle grandi dimensioni che solo con un piede potrebbero schiacciarti. Se non ne hai mai visto uno dal vivo ora è arrivato il momento di farlo, conoscerai: il risveglio – the awakening.
Com’è fatto il risveglio
Intrappolato in una perenne lotta il gigante argentato combatte per liberarsi dal terreno che non vuole lasciarlo andare. Così immerso nella natura circostante il risveglio si dimena nel tentativo di far emergere ogni parte di sé. Il viso dalla folta barba in un’espressione di fatica grida aiuto, mentre lo sguardo fisso al cielo guida il braccio in cerca di un appiglio a cui aggrapparsi. Il ginocchio sinistro emerge mentre il piede destro e la mano sinistra affiorano nel tentativo di uscire fuori.
Il risveglio è una statua realizzata in fibra di vetro, composta da cinque elementi (priva di corpo) e dalle dimensioni notevoli, misura complessivamente 22 mt. É stata installata in un giardino dov’è possibile passeggiare ammirando l’opera e nel sentirsi piccoli comprenderne la grandezza, toccare la sua staticità e percepirne il movimento.
Un nome dalle grandi aspettative
Questo gigante buono ha la responsabilità di portare sulle spalle un nome ideato per far riflettere le persone: il risveglio. Verrebbe naturale chiedersi: il risveglio di cosa? Ebbene lui simboleggia il risveglio dell’uomo e della sua coscienza. Il riprendersi da uno stato di passività, poiché la società porta un individuo ad omologarsi agli altri sopprimendo il suo pensiero, privandolo di originalità, questo perché è più facile seguire/esitare anziché precedere/decidere o lamentarsi invece di fare. The awakening è lì a combattere per dimostrare il contrario e come ogni forma d’arte, il resto è lasciato all’interpretazione e all’immaginazione di chi la osserva:
“Sembra che la storia di The Awakening mi sia stata descritta in almeno sessanta modi diversi. La gente mi ha chiesto se è il Secondo Avvento o Gulliver. Ho chiesto ai buddisti di scrivere se simboleggia l’uomo che si libera dalla schiavitù, come nella loro tradizione religiosa. Un pezzo come The Awakening è sempre molto divertente perché la scala produce effetti così forti. Ogni volume di fiabe o miti ha storie di giganti, a partire dai greci e prima”. – Seward Johnson
Dove si trova il risveglio?
Questo gigante ha girato in lungo e in largo il mondo, partendo dall’America è arrivato in Italia, soffermandosi in Sicilia in occasione del G8, a Roma per la commemorazione dei vent’anni dalla caduta del Muro di Berlino e in fine ha trovato casa a Viterbo, precisamente a Valle Faul.
È strabiliante sapere che un’opera realizzata in grandi dimensioni per avere un forte impatto visivo, possa avere due copie. Ebbene sì! Il risveglio di Viterbo ha due gemelli: uno cerca di emergere in una delle spiagge del Maryland e l’altro prova ad uscire dal Chesterfield Central Park nel Missouri, entrambi realizzati in alluminio.
Da chi è stato creato?
L’autore di questi tre giganti è l’artista americano J. Seward Johnson, uno scultore che con le sue opere è stato in grado di uscire fuori dagli schemi, ciò gli ha consentito di essere considerato uno degli artisti più originali del nostro tempo.
Le sue opere si distinguono in cinque filoni scultorei differenti: celebrando il famigliare, oltre la cornice, icone rivisitate, punti di partenza e scala monumentale. In quest’ultimo come suggerisce il nome trovano spazio le sculture di grandi dimensioni, tra cui il bacio più famoso della storia, quello che ha visto come protagonisti un marinaio e un’infermiera che festeggiavano la fine della seconda guerra mondiale: Abbracciare la pace – Embracing peace.
Se ti è piaciuto il risveglio non perderti un altro gigante a un quarto d’ora da lì: il Moai di Vitorchiano.