La storia del carnevale

Qual è la storia del carnevale

La storia del carnevale si perde nel tempo. Si narra che il Carnevale nacque come festa dell’abbondanza in vista del periodo di austerità dettato dalla successiva Quaresima. Un periodo di quaranta giorni di digiuno, che anticipa la celebrazione della Pasqua.

Da un punto di vista storico e religioso il carnevale è una festa che si celebra nei Paesi di tradizione cattolica.
Rappresenta un periodo di festa ma soprattutto di rinnovamento simbolico. Durante il quale, il caos sostituisce l’ordine costituito. Quest’ultimo una volta esaurito il periodo festivo, riemergeva nuovo o rinnovato e garantito per un ciclo valido fino all’inizio del carnevale seguente.

Chi è Re Carnevale?

Sicuramente ti sarai chiesto: perché il carnevale si festeggia di più tra giovedì grasso e martedì grasso?
Tra queste favole e leggende troverai la tua risposta.

La morte di Re Carnevale

– Migliaia di anni fa… viveva un potente re, chiamato Carnevale. Un sovrano che governava un vasto regno con saggezza, somma giustizia e a differenza degli altri monarchi si contraddistingueva per la sua bontà d’animo.
Re Carnevale, metteva a disposizione dei suoi sudditi e dei suoi schiavi, tutti suoi averi, soprattutto le sue riserve di cibo. Chiunque poteva entrare nelle cucine della reggia, fornite di cibi prelibati, e saziarsi a volontà.
Ma i sudditi, invece di rallegrarsi di avere un sovrano così generoso, approfittarono del suo buon cuore. A poco a poco si presero tanta confidenza, da costringere il povero re a non uscire più dal suo palazzo, per non essere fatto oggetto di beffe ed insulti.

Egli allora, si ritirò in cucina e lì rimase nascosto. Mangiando e bevendo in continuazione. Ma un sabato, dopo essersi abbuffato più del solito, cominciò a sentirsi male. Ed essendo stato abbandonato da tutti, decise di chiedere aiuto a sua sorella Quaresima, che in passato aveva cacciato da corte.
Lei, accorse promettendogli di assisterlo e farlo vivere altri tre giorni: domenica, lunedì e martedì, ma in cambio pretese di essere l’erede del regno.

Re Carnevale accettò e passò gli ultimi tre giorni della sua vita divertendosi il più possibile.
Morì la sera del martedì e sul trono salì Quaresima. Ella prese in mano le redini del regno e governò il popolo con leggi dure e severe, ma in fondo benefiche.

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I 3 giorni in cui regna Re Carnevale

– C’era una volta…un regno colorato e gioioso. Governato da un Re molto buono e generoso, che si chiamava Re Carnevale. Costui viveva in una grandissima casa, con giardini tutt’attorno, nei quali crescevano fiori e frutta tutto l’anno.
Il Re era un bravissimo cuoco e la sua specialità erano le frittelle di mela, quelle al cioccolato e quelle ripiene di buonissima crema pasticcera. Ogni giorno si chiudeva nella sua cucina e preparava chili e chili di frittelle, dolci, torte e crostate che offriva a tutti i suoi sudditi.

Ma i sudditi, invece di essere riconoscenti e felici di avere un Re tanto gentile, che dispensava loro leccornie, erano dispettosi. Entravano in casa sua con trombette, coperchi di pentole e coriandoli. Facevano baccano, mettevano tutto in disordine e lo prendevano in giro.
Carnevale, stufo di tutti questi scherzi, un giorno fu costretto a sbarrare la porta di casa per impedire ai sudditi di entrare. Smise anche di offrire loro dolci e frittelle.

Però essendo un golosone che amava troppo cucinare e mangiare dolcetti, iniziò a cucinarli solo per sé. Ma a furia di trangugiare cibo, diventò grosso e grasso, a tal punto che si rese conto che stava rischiando di scoppiare. Così, spaventato e preoccupato, decise di chiedere aiuto a sua sorella, una signora magra ed esile, pallida e molto severa, la Signorina Quaresima.
Lei acconsentì ad aiutare il fratello, per impedire che la sua pancia esplodesse, ma ad un patto: che Re Carnevale le lasciasse il trono ed il totale comando del regno. Il Re accettò e fu così che Quaresima divenne la Regina Quaresima. Iniziò a governare mettendo regole ferree per tutto il popolo. La Regina vietò gli scherzi troppo rumorosi ed i coriandoli. Stabilì che non si potevano più mangiare troppi dolci e che il venerdì fosse servito solo pesce in bianco, magro e buono per la salute.
Il regno diventò meno allegro, però iniziò a funzionare in modo più ordinato.
Re Carnevale, però, era diventato molto triste. Così, la Regina per tirargli su il morale, gli concesse di regnare a modo suo per tre giorni l’anno. In quei tre giorni, è ancora oggi concesso tutto: stelle filanti, scherzi e tantissime frittelle.

Dolci nella storia del carnevale

In Italia esiste una vasta gamma di dolci di Carnevale preparati artigianalmente e in casa, che accompagnano le sfilate di carri e di maschere nei giorni che precedono il mercoledì delle ceneri. Diverse le varianti a seconda dei luoghi, dei dolci tipici e dei nomi a loro attribuiti.

– Le frappe
– Le castagnole
– Le chiacchiere
– Le castagnole di ricotta
– Le frittelle di mele
– Le graffe napoletane
– I ravioli dolci e fritti
– Gli arancini

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