Leggende sulle farfalle
Non so tu, ma io sono un’appassionata di leggende. Mi piace trovarle, leggerle e saperne di più. Prediligo quelle che mi vengono narrate soprattutto dagli anziani. Perché da loro? Perché sanno dare un tono ad un pensiero, un colore ad un ricordo, un profumo ad un tempo che non c’è più. Insomma le leggende: cose che devono essere lette, fanno parte del patrimonio culturale di un popolo. Sono storie con un fondo di verità, fatte di elementi reali che vengono trasformate dalla fantasia, per poi essere tramandate di generazione in generazione. Perciò vogliamo condividere con te le leggende sulle farfalle, ma prima partiamo dalle basi: sai che significato hanno le farfalle?
Il significato delle farfalle
La farfalla rappresenta la trasformazione, la rinascita. Lo stesso percorso che porta il bruco a diventare farfalla, rappresenta il sentiero evolutivo della nostra anima, è il simbolo della trasformazione che porta tutto verso qualcosa di migliore, di magico.
Il significato simbolico della farfalla deriva dalla trasformazione che questa creatura compie nel corso del suo ciclo vitale. Dall’uovo in cui nasce emerge il bruco, che poi diventa pupa ed in fine farfalla “adulta” un essere che nasce strisciando ha le ali per volare. Questi insetti ricchi di significato nascondono tante storie. Vediamo alcune di queste leggende sulle farfalle.
Leggende sulle farfalle: la farfalla azzurra
Molti anni fa un uomo vedovo di moglie dovette prendersi cura da solo delle sue due figlie. Le due ragazze avevano una spiccata: curiosità, intelligenza e fame di conoscenza.
Questa insaziabile voglia di sapere le portava a porre diverse domande al padre, alle quali spesso riusciva a rispondere con saggezza, tuttavia le domande postegli iniziavano ad essere via via più complesse portandolo a dubitare della correttezza delle risposte dategli.
Così decise di mandarle a vivere per un periodo con il vecchio saggio che viveva sulla cima della montagna, costui era in grado di rispondere senza esitazione a tutte le domande che gli venivano poste.
Le due sorelle sapendo ciò, decisero di tendere una trappola al vecchio saggio per misurarne la saggezza: porgli una domanda a cui egli stesso non avrebbe potuto rispondere.
La sorella minore chiese alla maggiore cosa avrebbero potuto escogitare, così la più grande uscì, salì sulla collina e vi tornò con qualcosa nel grembiule: una bellissima farfalla azzurra, le spiegò che l’avrebbe tenuta chiusa in una mano mentre chiedeva al saggio se fosse viva o morta. Nel caso avesse risposto viva, lei l’avrebbe schiacciata uccidendola, se avesse detto morta l’avrebbe lasciata volare via. In entrambi i casi qualsiasi risposta egli avesse dato sarebbe stata quella sbagliata.
La più piccola accettò e andarono a trovare il saggio, a cui posero la tanto ambita domanda: “Potresti dirci se la farfalla nella mia mano è viva o morta?” A quel punto il vecchio sorrise e le rispose: “Dipende da te, lei è nelle tue mani”
Morale: la farfalla azzurra rappresenta la nostra vita. Noi siamo gli unici artefici del nostro presente e futuro, non bisogna incolpare gli altri per le proprie scelte: che perdiamo o guadagniamo ne siamo gli unici responsabili.
Leggende sulle farfalle: la farfalla bianca
In un piccolo villaggio viveva un uomo molto anziano di nome Takahama. Tutti gli abitanti del paese gli volevano bene, essendo un uomo intelligente, umile e abile tanto da poter fare ed ottenere tutto nella vita. Eppure lo ritenevano strano, poiché aveva vissuto sempre solo, dietro il cimitero di cui si prendeva cura. Tenendolo pulito e ordinato.
Un giorno d’ estate si ammalò gravemente tanto da non riuscire più ad alzarsi dal letto. Quando gli abitanti del villaggio se ne accorsero, chiamarono gli ultimi parenti che gli erano rimasti: la sorella ed il figlio. Quando i due arrivarono a casa di Takahama, iniziarono ad accudirlo e a prendersene cura cercando di dargli tutto il sollievo possibile nelle sue ultime ore. Un giorno, mentre lo vegliavano, Takahama si addormentò.
Poco dopo dalla finestra entrò una farfalla bianca che si posò sul suo cuscino. Di quando in quando, la farfalla si alzava e volava intorno al viso dell’uomo. Madre e figlio tentarono di allontanarla, ma la farfalla non demordeva, continuava a tornare. Alla fine il nipote di Takahama riuscì a farla uscire in giardino dove decise di seguirla. La vide attraversare il cancello ed entrare nel cimitero, dove si posò sulla tomba di una donna. Sulla tomba c’era scritto il nome “Akiko” insieme a un epitaffio che raccontava come Akiko era morta all’età di diciotto anni. Sebbene fosse molto antica, la tomba era perfettamente pulita e adornata con fiori freschi. Lì la farfalla sparì.
Quando il giovane tornò rapidamente a casa, Takahama era ormai spirato. Così raccontò alla madre tutto ciò che aveva visto.
Nell’ascoltare quanto narrato, la donna decise di raccontare lui il passato di quella storia:
“Quando mio fratello era ancora giovane, incontrò una bella ragazza di nome Akiko, che abitava in questo villaggio. I due si innamorarono e finirono con il fidanzarsi. Erano una coppia perfetta e tutti erano convinti che avrebbero avuto una bellissima e lunga vita felice insieme. Ma purtroppo il giorno prima delle nozze Akiko morì. Takahama fu devastato dal dolore. Siccome in vita le aveva promesso che si sarebbe sempre preso cura di lei, dopo la morte decise di prendersi cura della sua tomba dove ogni giorno si recava da quel dì. Ecco perché ha vissuto in questo cimitero da solo senza cercare un’altra compagna. Io sono convinta che la farfalla bianca era l’anima di Akiko, preoccupata perché Takahama non aveva fatto visita alla sua tomba come era solito fare. Ora che lui è morto, la farfalla è scomparsa perché adesso loro due possono stare finalmente insieme per sempre.”
Superstizioni e tradizioni
– Il rilascio di farfalle durante i festeggiamenti esiste da quando esiste l’uomo, ed è oggi diffuso in molti paesi del mondo, dove ha tradizioni millenarie.
Rappresentando un simbolo di trasformazione, purezza e augurio, si crede che se liberate nel giorno del matrimonio, portano al cielo le speranze, gli impegni e i sogni con l’intenzione di avverarli.
– Benché è considerata metafora vivente di tutto ciò che è effimero e incostante, nell’arte la farfalla è simbolo della spiritualità dell’anima capace di liberarsi dalla materia, così come la crisalide si libera dal suo bozzolo. Anticamente collegata con la Dea della Rigenerazione, simbolo di morte e resurrezione, per popoli antichi come Romani, Greci…le anime dei morti si tramutavano in farfalle.
– Nelle tradizioni italiane è credenza diffusa che le farfalle siano le anime dei morti che si avvicinano ai luoghi della loro vita; se ne entra una in casa è una persona di famiglia, quindi non si deve disturbare e tanto meno uccidere. Se una farfalla si posa su una persona annuncia fortuna e buone notizie. E in analogia con la metamorfosi del brutto anatroccolo (che si trasforma in splendido cigno) un detto popolare cita:
Anche la più bella farfalla è stata un bruco.
Non lasciare che queste leggende restino solo nell’iimaginario per apprezzarle fino in fonfo vivi un’esperienza immersiva nella casa delle farfalle a Roma.