San Pellegrino in fiore, la primavera a Viterbo

Oggi ci siamo volutamente smarriti tra le vie del centro storico di Viterbo. Quale buon vento ci ha portati qui? La voglia di uscire di casa. Perché queste giornate invitano proprio a stare all’aperto, e in tutta onestà anche un pizzico di curiosità.
Hai mai sentito parlare di San Pellegrino in fiore? É un evento nato nel 1987, che coinvolge i florovivaisti locali nell’esposizione di piante e fiori nel cuore della città medievale.

San Pellegrino in fiore è un’infiorata?

Nell’arrivare non sapevamo bene cosa ci attendesse. Poiché non avevamo mai fatto un’esperienza similare. Per quanto potevamo immaginarla, nei nostri pensieri prendeva forma come un’infiorata. Ma in realtà non aveva niente a che vedere con quest’ultima.

É una vera e propria mostra espositiva di piante e fiori, che al contempo adornano tutto il centro storico di Viterbo. Trasformandolo in una galleria floreale a cielo aperto. Le vie fanno da pareti su cui invece di esporre dei quadri, vengono appesi dei vasi e dei fiori. La cui pittura sono i colori sgargianti e le tipologie differenti.

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Cosa vedere a San Pellegrino in fiore?

Il percorso espositivo lo si può intraprendere in qualsiasi senso e tempistica voluta. Si snoda tra le vie e tocca le principali piazze. Noi lo abbiamo intrapreso nell’ordine a seguire:

Siamo partiti da Piazza del plebiscito, questa è stata invasa dalle bancarelle di ogni genere. Fa sempre piacere fermarsi a curiosare. Perché con il cambiare della società anche loro hanno iniziato ad evolversi nella vendita dei prodotti, che è diventata sempre più innovativa. C’è da dire che si trova sempre quel qualcosa che non si cerca, oltre al fatto che è un tempo piacevolmente speso.

Tra una via e l’altra, abbiamo incontrato l’uomo delle candele. Costui con della cera calda, faceva delle candele sul momento. É stato bello quanto interessante vedere in pratica un lavoro così vecchio, di cui tra l’altro non immaginavamo l’esistenza.

Il centro storico invaso da fiori

Ma lì, oltre l’arco del Palazzo dei Priori vi è la fontana del cortile. Per l’occasione è stata adornata di fiori (solo ai suoi piedi), mentre dei dischetti gialli rifrangendo la luce solare illuminavano la scena. Sembrava quasi come se si volesse nascondere dietro un boschetto colorato.

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Appagati da quanto avevamo visto ed incuriositi da quello che potevamo trovare, abbiamo seguito le vie, che hanno tracciato il nostro percorso e con grande stupore abbiamo notato che ogni piazza era caratterizzata da una peculiarità.

Piazza del Gesù ha incarnato a pieno il concetto di mostra, poiché diversi florovivaisti con le loro bancarelle esponevano le piante, illustrandone le caratteristiche mentre una fontana ed una chiesa facevano da sfondo.

La Fontana della Morte gioiva del contesto colorato e vivace che si contrapponeva al suo nome, preso dall’omonima Piazza. Mentre un velo di fiori poggiato sul filo d’acqua, ne disegnava un tappeto colorato.

In Piazza San Lorenzo, il punto in cui il contesto medievale è più sentito, c’è stata una contrapposizione estetica. Dal giorno alla notte nel cuore della piazza è sorto un giardino. Tra fontane, panche in tufo, chiese, palazzi e archi.

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– Anch’essa con fiori e piante Piazza san Carluccio cercava di camuffare uno scorcio di borgo, che in diverse stagioni si vestiva di altri abiti.

– La Piazza S. Pellegrino era bella a tal punto da sembrare che tutta la gente del borgo si trovasse lì in quell’istante. Attirata dallo scrosciare dell’acqua della cascata, mentre tutti i scalini erano stati assediati dai fiori.

– In fine l’ultima tappa a chiudere questo evento è stata Piazza delle erbe. Il soggetto principale in Piazza delle erbe non era la fontana, ma la piazza stessa. Il suo spazio era completamente sfruttato da ogni singolo vaso che sbeffeggiandola cercava di tirare a se l’ attenzione dei passanti.

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Secondo noi?!

E’ stata un’esperienza nuova. Ancora una volta questo borgo ci ha stupiti contrapponendo alla sua storia e tradizioni un evento così variopinto e vivace, che tra colori e profumi ha animato il centro storico. Ma la parte più curiosa è stata vedere che in ogni piazza c’era un qualcosa di diverso, rendendo il proseguimento ancora più accattivante.

Tu cosa ne pensi?

Info orari e prezzi San pellegrino in fiore

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