La storia del presepe vivente dell’ Antica Monterano

La storia del presepe vivente di Canale Monterano

Nel settembre 2012 è nata l’idea di far rivivere la città fantasma di Monterano, proponendo il presepe medievale attraverso la rievocazione della Natività. Quest’ultima incentrata in una giornata tipica del mercato ambientata nel Medioevo esattamente nell’anno 1400, quando l’antico feudo era ancora proprietà della famiglia Orsini. Così inizia la storia del presepe vivente a Monterano.
Molte sono le tematiche che vengono reinterpretate per rendere più realistica possibile la vita quotidiana: Arte, Mestiere, e cucina ma soprattutto il fulcro principale è il popolo, che tra vestiario e animali richiederà maggiore impegno.
Per l’occasione verranno riattivate le principali fontane: la Fontana ottagonale davanti al Convento di San Bonaventura e la Fontana del Leone, in disuso dal 1700 data dell’abbandono di Monterano.

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Svolgimento della storia del presepe

Questa edizione (2018-2019) è la sesta, in cui in genere i giorni dediti a tale evento sono tre e mai gli stessi.
Questo evento nasce grazie alla disponibilità, ed al volontariato fatto dagli abitanti di Monterano, ma soprattutto grazie alla collaborazione di tutti i volontari, i figuranti, i gruppi di rievocazione storica, le contrade Carraiola, Castagno, Stigliano di Canale, Polveriera di Allumiere e San Gregorio di Orte, al Rione Monti di Bracciano, alla protezione civile locale, ai vigili di Canale M., alla coop Lympha per le visite guidate e a Sandrino Carradori.

Il reclutamento avviene tramite la pubblicazione di un editto:

‘l bando del Presepio di Monterano:
Montaranesi! Montaranesi da li ciarvelli accesi
ciò poco tempo e poca voce poi nun me buttate addosso la croce
quello che dico lo recito a memoria
fino a che no’ fenito nun vojo senti storia
portatelo a casa a lavatore all’ostaria
quello che ‘lduca dice né diceria:

EDITTO

‘l Duca de Montarano sediario pontificio, cubicolario de spada e
de cappa de Sua Sanità, Guardia nobile, Governatore de
detto Feudo e contado pe volontà de Nostro Signore e mandato
de Santo Padre

ORDINA

su espresso desiderio dell’Abate de San Bonaventura che ‘l prossimo
fece ‘l primo presepio in Greccio noi qui a Motarano devoti de San
Bonaventura Suo successore faremo la rappresentazione de la
Natività. Chi vuole partecipare, DOVETE DA PARTECIPA’
TUTTI, deve passa da frate guardiano doppo li vespri che darà a
ognuno la sua parte. Venimo al dunque la giornata sarà pagata
e magnerete al refettorio de li frati. So che nun mancherà nessuno
ommini moji fiie beschie. Cosi conclude ‘l Duca de Montarano principe
de l’Oriolo e de Viano.

‘nmomento zitti Montaranesi, mo me scordavo cià aggiunto che
cosa pure ‘zi frate che conosce le cose prima che al Duca le
confessate carcheduno de voi dirrà che tengo la lingua
‘mpertinente, no! De quello che rimo nun resta gnente le parole
le porta ‘lvento, ‘lammazza ‘ltempo quello che ‘nvece è scritto è
légge puro pe voi che non sapete legge.

Così dice l’abbate:

Siccome ‘lnostro amato e benevolo Duca ha ‘nvitato di molte
eccellenza tra cui ‘lVescovo dunque verrà ‘nsacco de gente me
raccomanno a quelle persone, nun fò nomi, ma loro sanno che so
de parlà ‘lmeno pissibile, anzi sarebbe mejo nun parlà pe gnente
che si gle scappa carche parola fori posto speci quelli che
c’accommedono ‘ldiscorso doppo da nun fasse vedè ne a magnà
né a pià ‘lsoldo.
Firmato l’Abbate de San Bonventura.

Forza gente fate la vostra parte ch’io ho fatto la mia
annativine ‘npace e così sia

 

 

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